16 maggio 2008

Per fare un ministro
Ogni volta che un prodotto viene minimizzato salta fuori un povero ministro costretto a mangiarselo.

Capeggiati dal poveretto a cui furono dati prodotti infetti, ad alcuni può anche andare bene perché si pappano formaggi o volatili ma ad altri! Credo l'ultimo in ordine di tempo si è dovuto bere un bicchierino d'olio. Così adesso i ministri di mezzomondo stanno cercando di far minimizzare i superalcolici che, male che vada, si possono mascherare con il the.

Però un caso ancora peggiore è quello delle fughe radioattive. Occhei, i giornali le fanno sparire del tutto, salvo quando c'era una gruppo di pampini in visita (eppoi non è che gli si può dire che una tale curva di probabilità si è alterata...), ma ogni tanto ci sono degli atti di eroismo che vale la pena di far sapere al populacho.

Questa volta i gestori della centrale si sono messi lì a girare le vitine dei rivelatori per minimizzare la fuga. Hanno ridotto i dati veri di 750 volte, passando da 176,68 millones de bequerelios ad un praticamente salutare 235.000 bequerelios.

Eroi! Ma di quanto bisogna girare le vitine per far sparire tutti 'sti bequerelios?

Così ora il ministro competente per la minimizzazione sarà costretto a farsi il bagno da quelle parti, mangiare insalata locale in cui non si annida il famigerato nano Curie, condita con l'olio e il formaggio già noti. Tutto per dire che un tale modello di produzione è bello e che produce ministri contenti, rassicuranti e in buona forma.

Ma proprio di ministri ha bisogno il pianetino?

Troppo bubbo!