29 maggio 2008

Naturalitatis bubbus
La relazione tra il bubbo è la natura è uno dei temi di maggiore complessità che si possano incontrare quanto si ragiona sulla bubbità. Infatti da un lato il bubbo è più vicino alla natura, essendo più animale di altre specie naturali, dall'altro la bubbità lo distanzia da quel ciclo che gli dei hanno stabilito come organizzatore della vita sul pianetino.

Guardando le webcam della città che ho lasciato ieri e che ora è sott'acqua (e non perché ho dimenticato io di chiudere il rubinetto) mi faceva pensare alla soluzione bubba ai problemi di allagamento da fiumi.
La prima idea è sempre quella che tutto succede perché:
1) piove siccome il governo è ladro;
2) i fiumi allagano perché non sono dragati.

Sulla prima non c'è molto da dire, e comunque non spiega tutto, ma sulla seconda è difficile per il bubbo capire che non è vero. In realtà dragando i fiumi cresce la velocità delle acque (nel caso specifico, non si può fare di tutti i fiumi una vasca da bagno) e peggiora la situazione. Però dragando i fiumi si riempono le tasche e quindi non si risolve, anzi si aggrava il problema delle inondazioni, ma si risolvono altri problemi. Solo che a risolversi i problemi vendendo sabbia non sono i bubbini che hanno problemi perché la gestione del territorio è in mano ai piratoni.

Così il bubbo è naturale ma non riesce a capire la natura perché prevale sempre la natura del bubbo, anche sulla natura delle cose.

Troppo bubbo!