25 marzo 2008

Minimali massimali
Non posso appuntarmi di capire del tutto perché il politicante ama minimizzare su qualsiasi problema ecoalimentare. Vabbé il settore (quale che sia) danneggiato, vabbé l'evitare il panico (e già qui, un po' di panico può anche portare a comportamenti sani), vabbé export, vabbé l'essere un po' responsabili (nel senso di colpevoli, il politicante è sempre irresponsabile) ma non basta.

C'è in tutto il mondo bubbo un senso di "missione" del politicante minimizzatore. Come dire "ho il potere, ho buoni contatti con la mafia, che faccio? Minimizzo e vaffancul*".

Però nonostante non mi sia del tutto chiara tutta la dinamica del minimizzatore due cose sono bubbe:

1) i colpevoli non sono solo semplici candidati ma è già certo che non lasciaranno raffreddare il vellutino del cadreghino. Spero che quelli che si sono bevuti la balla del maggioritario (perché così ci sono meno partiti... perché la giovernabilità... ecc, ecc) almeno inizino a sospettare che forse non sono stati troppo astuti a mollare il potere perenne a questi qui;

2) è mesi che aspetto Pasqua per comprare una [NOME PRODOTTO ALIMENTARE MINIMIZZATO] dal re delle [NOME PRODOTTO ALIMENTARE MINIMIZZATO] (perché dopo Pasqua sono più buone e siccome costano un patrimonio meglio non sbagliare) e 'sti minimizzatori mi tolgono i 500 grammi dal piatto!

Umm, chissà che nell'inferno dei ladroni non ci siano anche appositi diavoletti che cacciano in gola ai politicanti i prodotti minimizzati. [EPITETO]! Mangiano anche dopo morti!

Troppo bubbo!