23 febbraio 2008

Svernice e arte
Il fatto che questo appunto potrebbe pure essere eletto da una persona che, quasi quasi, capisce di oriente più dell'autorevolissimo e bubbissimo tuttologo Bubbo Bubboni quasi quasi mi molesta. Però l'idea è talemente bubba che se non me la segno la dimentico. Vabbé, male che vada occulto i commenti.

Una delle forze determinanti dell'arte plastica occidentale è la scarsa tenuta dei colori naturali.

In base alla mia profonda conoscenza del cinema di bollywood (chissà se si scrive asì) e dell'economia e matematica con numeri arabi, ho selezionato tra mille una pellicola (questa era l'unica a 2.95...). Bella allegra, come al solito, con la trama improbabile e le canzoni bubbissime. Non è la mia preferita ma, mentre tutti danzavano con i costumi colorati, ho capito che il gusto del colore della terra del cibo piccante è lo stesso dei cini, poi esportato altrove o importato da altri luoghi. Vabbé, non importa il giro, comunque c'è una possibilità di fare un palazzo rosso oppure giallo o un vestito verde, ma verde, senza che sembri troppo bubbo da non poter esistere.

Però, una volta, anche le statue dei mangiatori di olive erano colorate! Poi i colori si sono scrostati, le statue e i palazzi sono diventati bianchi e i bianchi hanno pensato che l'arte plastica dovesse essere bianca.

Così la scarsa tenuta dei colori ha condizionato il mondo fino ai gg ns. Ora la bubbità, l'ignoranza, l'arroganza, la tecnologia e i soldi pubblici fanno si che l'arte sia sostanzialmente ruggine perché esprime il passare del tempo. Questo concetto bubbo lo insegnano a *tutti* gli arroganti che tirano ferro arruginito in giro per le città, ma questo è un altro discorso e non lo mescolo con questa bella pensata.

Troppo bubbo!

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

infatti è così, anche le nostre stature erano coloratissime, e i palazzi ecc. Ora però De Padova dice che la sciura elegante ha i divani e il letto bianchi, ma va bene, così i filippini e i sudamercani ci guadagnano.

25/2/08 10:39  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Ah, povera arte e poveri colori! Vittime della scarsa qualità vernicio-chimica per secoli ancora avremo questi mondi stile web 2.0 tutti pallidi! Menomale che da qualche parte rimane qualcuno colorato che balla e che non vuole ancora scolorirsi o arruginirsi.

25/2/08 11:12  

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