22 febbraio 2008

Doppia scienza
Vedevo che su un blog famoso si parla di inflazione. Dopo qualche giro nei supermercati pizzaioli senza comprare i pomodori per via del prezzo esagerato e dopo aver ricontrollato tre volte lo scontrino delle tapas per capire come 20 euri non riempano la panza o il bolso mi appunto la mia sulla folle inflazione post-natalizia.

L'inflazione è SEMPRE percepita. Se io non compro le cose del buon paniere governativo nelle quantità previste per me l'inflazione avrà sempre un valore completamente diverso, nulla di male quindi se mi voglio ingozzare di carciofini perché sono aumentati meno dei cetriolini. Del resto l'aumento dell'1.x% io non l'ho mai visto. Prima tutto saliva di 500 lire, oggi tutto sale a botte di 1 euro, le vie di mezzo non possono esistere per ovvi motivi di bubbomonetine. Mi pare che il punto sia solo che il dato statistico ha una valenza talmente forte per il politicante che la pseudo-scienza moderna infuria.

Forse i migliori economisti e statistici dovrebbero pensare ad un doppio sistema di indici (ma più bubbo di quello a cui stanno lavorando tra i formaggi):
- uno per i politicanti e l'euroburosauro, con numeri che migliorano sempre ma che non fanno male a nessuno;
- e uno per chi ha bisogno di orientare delle scelte vere, tipo fare la pasta con i pomodorini o con le zucchine.

Analogamente si potrebbe avere una doppia medicina:
- una senza aborto-staminali-eutanasia-embrioni;
- e una per le persone normali che già devono affrontare enormi problemi per farsi carico anche delle bubberie di qualche infermo mentale che cerca i voti dei nazi-fascio-centristi.

Non sarebbe male anche una doppia fisica che permetta:
- di avere auto bubbissime che vanno ai mille all'ora e sparano gas tossici fino alle stelle più lontane;
- ma che in "realtà" sono modelli a pedali e che quindi superano la velocità di un bubbo SUV in una città pizzaiola.

Insomma la scienza del marketing applicata al marketing della psuedo-scienza del mondo bubbo. Solo per smetterla di farsi scientificamente male eppoi di guardare l'oroscopo, di giocare alla lotteria i numeri in ritardo e di considerare che nell'anno bisesto il bubbo è funesto.

Troppo bubbo!