07 ottobre 2007

Moderni reati
Non so se lo spiegano già bene nele scuole di diritto, ma la legge fondante che regge il sistema giudiziario di qualsiasi moderna democratura è
LE CARCERI SONO PIENE.

A scherno di vittime e colpevoli nelle aule di tribunale scrivono con grandi lettere un'altra frase bubba, ma quella sopra riportata è il cardine di tutto ciò che riguarda il processo penale.

Così qui tra le tapas v'è il caso di quel bubbo che violentò una quarantina di donne, fu condannato a qualche centinaio di anni di carcere, poi ridotti miracolosamente, uscito dopo 10 gg. le prime vittime, ricondannato ai soliti secoli e quindi riuscito. Sempre senza, non dico guarire, ma neppure essere curato.

Analogamente il caso delle pizze dell'ubriaco che ha ammazzato 4 giovani evidenzia qualche (triste) riflessione.

- Il carcere va superato, ma non nel senso che non si comunica a chi ammazza quattro persone (e agli altri) che ha fatto male. Non si tratta di "dimenticarsi" delle vittime e dei rei ma di trovare vie d'uscita poco bubbe.

- Condanna a 6 anni e rotti equivale a nulla. La sola repressione non serve, ma l'assenza di repressione è una comunicazione molto pericolosa. Inutile fare esempi, ma non è un caso se lo stato delle pizze è così (ovviamente non dipende solo dall'assenza di repressione ma dipende anche dall'assenza di repressione di alcuni crimini).

- Il giudice va condannato per "istigazione all'odio razziale".

- I familiari delle vittime vanno condannati per "incuria massmediatica aggravata" ma potrebbero essere accusati di "molestie a Principe del Regno". Mi appunto l'esplicazione. Il reato di "incuria massmediatica aggravata" si ha quando si potrebbe avere, non dico giustizia, ma almeno attenzione, individualizzando le vittime e non lo si fa. Il piccolo S. o la piccola M. non sono "vittime anonime" ma sono "vittime specifiche". Ci sono i siti, le mail, le magliette, ci saranno i film, ci potrebbero essere le canzoni, i blog, ecc. insomma tutto quello che rendere "persona" la vittima. I familiari non hanno spettacolarizzato il crimine e questo errore va pagato. Viceversa qualcuno ha minacciato i membri dell'apparato. Ignoranti! Leggete la storia del bambino di legno col naso lungo (che, non a caso, è pizzaiola). Quando il protagonista si rivolge alla legge finisce in carcere, perché innocente. Ammazzare quattro non è poi un granché di reato, sembra dire l'apparato basandosi sulla legge fondamentale che le carceri sono piene, ma molestare un Principe è gravissimo.

Così per via che in moderna democrazia elettoralistica non si possono
- costruire carceri
- aiutare i rei
la situazione è bubba.

Troppo bubba!