15 agosto 2007

Inno alla fratellanza universale
Inviando questo prezioso post tramite i bits d'oro e d'argento del GPRS sono costretto ad impacchettare appunti tra loro non correlati.

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La messa in latino non è un pratico corso di lingue morte settimanale e gratuito. Non si tratta della messa del Concilio II senza sottotitoli ma del già abrogato messale di Pio V.

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Ah, la fratellanza. Che bello quando si vede che un bubbo che aiuta suo fratello ad esempio sostendo, incoraggiando, promuovendo, stipendiando e bubbeggiando! Analoghi bei sentimenti dovrebbero essere ispirati nei bubbini quando si vede uno sfoggio di sorellanza, nipotanza, cuginanza, figliolanza, amanza o moglianza!

Eppure mi sono già appuntato di come i bubbini ingrati ed invidiosi non apprezzano la fratellanza e simili sentimenti, al punto che il bubbo potente deve nascondere l'esercizio dell'amore fraterno con mille bubberie.

Che bella poi la fratellanza universale, quando cioè il bubbo potente sacrifica l'universo per aiutare suo fratello! Ad esempio chi non sarebbe felice di vedere che un bubbo premia trecentomila a scapito di unmiliardotrecentomilioni quando nel gruppo più piccolo c'è suo fratello? Chi mai potrebbe volere un decreto di rimprovero verso suo fratello, quando c'è l'occasione di dar nascostamente sfoggio della fratellanza universale?

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Che aveva un fratello prete lo sapevo. Non avevo fatto caso che il fratello era anche lefreviano.

Troppo bubbo!