08 giugno 2007

Protocolli non aggiornati?
L'importanza del video sta diventando enorme. Oramai il principio "se lo vedo in TV è vero" e il suo terribile corollario "se non si vede in TV non è vero" sono la guida di cose che dovrebbero essere guidate da principi ben meno bubbi.

Ad esempio ogni tanto una qualche polizia nel mondo picchia e/o uccide un bubbo che era in """custodia""". Fin qui tutto finirebbe nel solito sacco di sabbia, tutelando """l'istituzione""" e non i bubbini. Se però c'è il video tutto cambia. La polemica, i poliziotti condannati, i colleghi che si lamentano dicendo che non sono tutti cattivi, l'istituzione che indaga e punisce, ecc. ecc.

Analogamente per le violenze scolastiche che nascono dalle solite bubbe europeate. Se c'è il video è tutto un punire, se non c'è il problema non esiste.

Il mondo tecno bene o male mi pare adeguato a questa rilevanza del video. Lo streaming è norma, lo storage è possibile (oggi ho visto i 500 GB sotto i 100 euri), il trasporto può avvenire, il p2p è sempre più avanzato.

Però la mail rimane l'osso duro dello scenario. Oltre 1.5 MB di allegati è una pena. Un po' va, un po' no, un po' le caselle delle grosse aziende sono inadeguate, un po l'invio dura secoli. Anche seppoi GB di storage sono comuni tra i più svegli servizi free.

Le varie jumbomegamail sono sempre penose, boh? Forse l'evoluzione della mail si è scontrata con la sua ubiquità. Comunque un problema c'è anche perché post-Internet sboom è difficile che qualcuno tiri fuori una soluzione in grado di diffondersi alla velocità delle penne usb.

Troppo bubbo!