09 maggio 2007

Oggi è festa!
Ah, chi si ricordava che oggi è festa dell'europa! Invece nella pizza soleggiata hanno messo dei piccoli banchetti con depliant e formaggi delle varie nazioni, oltre a bubbi/e in rappresentanza dei pregiudizi che chiunque ha su paesi "vecchi" e "nuovi".

Come anti-europeista della prima ora non posso che unirmi ai festaggiamenti, appuntandomi la questione dell'olio e delle norme alimentari.

Uno dei simboli dell'eurostupidità è la normativa alimentare un po' in tutte le sue forme e versioni.

Ad esempio l'olio sul tavolo del ristorante deve essere etichettato come quello del supermercato, lo zucchero deve essere in bustine singole, le banane devono essere lunghe così e cosà, il pesce deve essere tale e tale, ecc.

Ma perché il congiunto di eurobubberie fa sì che l'unico ristorante perfettamente a norma sia la catena di dogfood (con olio ricavato da olio lampante, residui di polimero nel cibo, carica batterica dell'insalata alle stelle, OGM antibubbo, ecc.)?
Mentre il ristorante davvero buono, con l'olio extra in bottiglia di vetro, il formaggio che si sa chi l'ha fatto, la verdura che vedi crescere nell'orto accanto al locale, il pesce che ha un gusto diverso dal cartone e molto buono, ecc. è europeamente sanzionato?

E' bubbo vedere come le norme una a una sembrano ragionevoli, mentre messe tutte insieme viene fuori un mix da fuori di cocuzza tipico dell'euroburocrazia. Una a una tutelano il bubbino consumatore e tutte insieme santificano solo il peggio del peggio della chimica post-industriale applicata al nutrimento del bubbo.

Troppo bubbo!