02 maggio 2007

Il divulgatore nucleare
Ogni tanto qui tra le tapas i tax-payer delle pizze mandano dei bubbi a diffondere la bella cultura delle pizze. Tra questi qualche giorno fa un noto divulgatore scientifico televisivo.

Ovviamente non l'ho mai visto galleggiare dietro al vetro, però molti me ne hanno parlato bene, come uno preparato e in grado di diffondere cose anche complesse del moderno pensiero simil-scientifico.

Come si usa tra gli anziani che più speravano in un bel futuro costui è nuclearista e ora impegnato nella propaganda delle centrali.

Mi ha fatto piacere sapere che anche un comunicatore ben preparato per propagandare il nucleare è costretto a bubbeggiare senza ritegno.

1) Le scorie. Dimenticate.
2) Le promesse e le stime di consumo false del passato. Dimenticate.
3) I dati sui consumi futuri. Inventati senza ritegno e senza nessuna traccia di scientificità.
4) Cernobil. Errore bubbo di scienzati pazzi, quindi nessuna colpa del nucleare in se. Ovviamente dimenticando che non c'è nessuna tecnologia che impedisca gli errori bubbi o che prevenga che gli scienziati pazzi di trovino a premere i bottoni.
5) Tangentopoli e relativi controlli truffaldini. Dimenticati.
6) Legame tra nucleare ""civile"" e militare. Dimenticato.
7) Terrorismo e sicurezza. Dimenticati.
8) La difesa di un modello di produzione e di consumo che produce 20% beni, 70% SPAZZATURA, 10% non si sa chi lo piglia. Assoluta.

Bene, bene. Non ci sono novità, solo un po' più di comunicazione, di arroganza, di manganelli stile TAV. Il dramma è che la speranza di un mondo che si sviluppa ora che si è persa nello smog, nelle discariche, nella disarmonia totale con la natura, per molti vecchi si converte nel voler credere in un energia finale. La solita soluzione bubba a problemi complessi, sempre bubba, sempre sbagliata, sempre senza ritorno.

Troppo bubbo!