01 febbraio 2007

Cercare o trovare?
Uno dei miei motivi di lamentela verso i paper sul web semantico è che il problema che si pretende di affrontare non è, per me, utile.

Non ho affatto il problema che una query del tipo "la più elegante soluzione per la tal questione matematica" non sia ben risolta dai soliti motori di ricerca. Semmai avessi un simile problema chiedo in un forum adatto, leggo una faq o studio le tabelline.

Viceversa ho il problema che, da quando esiste il marketing on-line, una query del tipo "[NOME AZIENDA] [NOME PRODOTTO]" porta SEMPRE ad annuncio di VENDITA del prodotto e mai al manuale tecnico, alla configurazione o a un forum dove si descrivono le magagne del tal oggetto (che sono le cose che cerco).

Anche una query del tipo "Hotel [NOME HOTEL]" non porta praticamente mai al sito dell'hotel ma sempre ai soli "aggregatori" che non hanno nessun collegamento con il sistema di prenotazioni di detto hotel, ma che consentono di prenotarlo e di sapere POI che non ci sono stanze.

Inoltre c'è il complessissimo problema del tempo. E' una questione talmente intricata che lo stesso Bubbo Bubboni non ha presente delle buone soluzioni. Il problema è che le pagine sono "piatte" rispetto al tempo e non impilate come i documenti non letti su una scrivania. Qualche volta va bene così, serve davvero un documento vecchio o su un problema vecchio (dove "vecchio" = di 2 ore fa), ma qualche volta non ho bisogno di sapere le magagne di un driver FreeBSD 0.99 ma quelle relative alla versione 6.2.
Gli attuali motori di ricerca non aiutano, mettere la data sulle pagine non serve a nulla e i bubbi del web semantico sembra che non si pongano neppure il problema con i loro tag. Inoltre milioni di bubbi usano termini come "ultima versione", "nuovo prodotto", ecc. ma non è che poi vanno a manina ha cancellare questi temini quando esce l'ultima versione o il nuovo prodotto!
La questione non è ancora fatale, molta roba è "nata" nel 1999-2000 ma tra poco tempo l'antichità potrebbe schiacciare il bubbino web.

Altro motivo che mi fa ragliare contro il web semantico è lo stesso termine "bubbo". La semantica di "bubbo" è nella testa di chi legge e non in quella di chi scrive. La parola ha significati diversi ogni volta e una profondità semantica elevata. Se il pc non ha senso dell'umorismo è difficile che capisca il significato di una frase dove compare la parola "bubbo". C'è poco da fare e non ha senso farlo.

O non ho capito nulla? Boh?

Troppo semantico!