23 febbraio 2007

Asimmetrie
Una delle cose che più divertono l'occhio del bubbo che guarda un po' da fuori la ns. realtà è vedere il mix di scienza e superstizione che pervade codesta epoca.

Da un lato abbiamo processori che si scontrano con le dimensioni dell'atomo... e dall'altro abbiamo i numeri in ritardo del lotto.

Da un lato abbiamo i segni dello zodiaco su pavimento di p.za S. Pietro... e dall'altro i libri su come fare soldi con il web 2.0 (umm, forse questi sono dallo stesso lato).

Da un lato abbiamo la strumentazione per il debug dell'elettronica WiMax e dall'altro l'idea che mettendo nella stessa classe un 16enne pluribocciato e una 14enne che vuole studiare saltino fuori due cittadini in grado di trascinare il paese delle pizze verso nuovi lidi.

E' bubbo vedere come la base della composizione delle classi in molte scuole (= un po' per tipo) non ha base scientifica. Non è affatto dimostrato che un po' per tipo migliora la situazione del paese delle pizze! Anzi, l'osservazione sembrerebbe suggerire il contrario.

Sulle cose scientifiche l'osservazione è quella che ti fa constatare che la terra è ferma e piatta, e che le stelle sono state soppresse qualche anno fa, comunque può anche servire per farsi un'idea della situazione.

In alcune scuole (tra le pizze, non so tra le tapas dove su certe cose tendono ad uno strano legalismo) usano il metodo della "classe spazzatura" in cui confluiscono studenti che non vogliono studiare condannati alla catena dalla bubberia delle statistiche europee e insegnanti di manica larga e/o che non hanno voglia di lavorare. Poi, passato il tempo europeamente voluto, gli studenti delle classi spazzatura ricevono il loro diplomino e via, verso gli stage non pagati.

E' sbagliato? Boh? Non c'è evidenza che sia un metodo sbagliato. Di veramente sbagliato ci sono le condizioni in cui tutta questa bubberia avviene.

Cioè in un contesto sbagliato e cercando di risolvere un problema di europea stupidità, questa può essere la soluzione migliore.

E' un po' come quando si fa un progetto con risorse troppo limitate (di tempo, di soldi o di qualità dei bubbi). Poi lo riguardi dopo un anno e dici "è una bubberia!" anche se era la scelta assolutamente migliore per il quantitativo di risorse usato all'epoca.

Così guardi un bubbo e dici "è bubbo", però può essere il miglior bubbo della sua categoria.

Troppo bubbo!