27 gennaio 2007

Senza necessità
Ho letto che tra le pizze si parla ancora dei funerali cattolici negati al Sig. P. W.
All'epoca dei fatti ero tra le pizze ma senza flat e quindi non avevo scritto qui i miei augusti appunti. Mo' rimedio.

Nonostante la chiesa cattolica in tempi recenti si sia impegnata ad organizzare megaraduni pomposi e sponsorizzati, molti avranno notato come i funeriali dei papie sono sempre particolarmente umili e modesti. Niente show di potenti e di sedicenti reys, niente faraoniche adunanze, niente parate di militari in divisa e spadino arrosti-pollo.
Solo un grande striscione rosso e bianco appeso sulla facciata della chiesa centrale che dice "Morto un papie se ne fa un altro", a mo' di incoraggiamento per i pochi che assistono.

Analogamente taluni sono stupiti che il natale (festa della nascita) sia praticamente trascurato mentre è esaltata oltremodo la pasqua (festa della risurrezione, dopo la morte).

Eppure è la dottrina dei papie. Così è logico che, cosiderato che il Sig. P. W. era già tra le nuvolette con le alucce che gli competono, la potenza del papie si impegnasse a sconsigliare un inutile funerale religioso. Il funerale è per quelli che "speriamo che se la cavino" e per la consolazione del parentame. Solo che in un caso divenuto "pubblico" un funerale religioso sarebbe stato come non credere nella salvezza di chi ha capito la vita e la morte. Impensabile!

Del resto, sempre secondo la dottrina dei papie, un giorno il Sig. P. W. giudicherà nani, ballerine, ministri e pennivendoli che avevano barattato leggi d'umana misericordia con voti e gradimento di una potenza straniera.

"Meglio tenerselo buono" deve aver pensato il papie e quindi niente funerale. Che poi a piangere son solo le suore. Quelli che credono nella vita dopo la morte non gli importa un peperone, gli altri hanno visto una capacità di pietà e buon senso dei bubbini che consola.