21 gennaio 2007

Parole agli schiavi
Anche tra le tapas il mio conto SIM è stato venduto ad un altro operatore. Tradizionale cambio di colore, questa volta dal verde all'arancione, nuova scritta sul terminale quando non occultata dal logo, rename di tutte le tariffe e lavorio di DNS.

Pensavo che il nuovo fosse un operatore abbastanza bubbo invece, ancora una volta, sto verificando come i grossi abbiano una comunicazione gravemente malata e antiquatissima.

Ogni settimana arrivano due buste (ho due SIM) identiche, di carta bianca anti-riciclo, con immagini in quadricromia, 10 pagine di carta da 95 g/mmq per meno parole di quelle che ci sono in questo post e poi due righe in corpo Enron-4pt che annunciano una tariffa oscenamente costosa o vincoli contrattuali degni dei costruttori delle piramidi.

Eppoi ci si chiede perché i giovani operatori virtuali che porpongono 12 eurocents/min verso tutti e tutto ramazzano buoni numeri.

Non sono ancora certo se sono io completamente fuori targhet, e quindi il messaggio è giusto ma non è per me, oppure se loro sono rmasti fermi all'alba della telefonia cellulare quando un operatore delle pizze appellava tutti "dottò" in lettere cartacee che sarebbero ritenute troppo bubbe e costose.

Bubbamente propendo per la seconda.