18 novembre 2006

Il giornalone bubbone
Mi manca sempre una bella esperienza di marketing consumer, così mi appunto qualche nota su un caso interessante.
Nella città gianduiotta lanciano la nuova veste di un quotidiano impresso su alberi morti (o uccisi per l'occasione).

Uno degli slogan è
+pratica / +pagine / +colore
che, tradotto dal markettaro, significa
+piccola / +pubblicità / +scarsa qualità di stampa.

E' sicuramente un prodotto difficile da piazzare, ma lo slogan mi sembra corretto. Sarebbe sbagliato dire "autorevole" o "accurata" o "profonda", nessun giornale della pizza è così, vuoi perchè ci scrivono i pennivendoli, vuoi per una lunga tradizione storica che lega i giornali all'industria e ai relativi interessi.

Inoltre il bubbo medio acquista il giornale su alberi morti inquanto oggetto fisico e non perchè ha un contenuto capace di facilitare lo sviluppo neuronale.

Il bubbo, ad esempio, usa il giornale per pulirsi, lavare i vetri del biturbo, ammazzare le zanzare, avvolgere la verdura, sapere che giorno è, che tempo fa e quali programmi ci sono alla tv.

Oggi il giornale pizzaiolo è appunto una protesi della TV e non un accessorio della mente bubba.

L'articolo tipico inizia sempre con "ieri nella trasmissione di (NOME BUBBA TV) tizia ha detto che tromba così e cosà" oppure, se è un articolo sulle vite dei reali, "ieri nella trasmissione di (NOME BUBBO TV) il suddito ha magnificato la bella faccia del re" e poi via sparolando ad uso solo di chi ha visto la trasmissione.

Quindi quella del giornale in questione è una buona campagna, centrata sulla fisicità e non sui contenuti buoni e saggi.

Del resto per quelli c'è già questo blog.