26 marzo 2006

Il principio dell'orticello
Uno dei motivi per cui il nuovo governo comunque non cambierà molte cose che il popolino si aspetta che siano cambiate è il principio dell'orticello.
In un partito, in modo più o meno casuale, ogni bubbo ha una sua "area di competenza". Es. da bambino prendevi i voti dalla polisportiva dove giocavi a pallone? Area sport. Tuo papà ha una fabbrica di vernici? Area chimica e imprenditoria. Alla tua amante piacciono le orchidee? Area argricoltura e foreste (tropicali).
Ricevuta l'area di competenza i lobbisti sanno con chi parlare, semplificando molto il processo di creazione delle leggi bubbiche e riducendo i costi delle stesse.
Pensiamo al complesso di leggi contro la pirateria musicale e video. Ok "spiegare" tutta la materia ad un "esperto" per partito, ma andare a pioggia sarebbe perlomeno scomodo. Qualche "esperto" può anche contrastare i lobbisti, in genere per alzare il prezzo al prossimo giro, ma qualche raro caso "onesto" ci può anche essere.
Perché il principio dell'orticello funzioni è essenziale che gli altri "esperti" non ficcanasino fuori dalla propria area.
Ciò premesso, una delle aree dove quelli di prima e di dopo hanno fatto peggio è sicuramente la riforma della scuola. Il motivo per cui è stata fatta è, come già detto, lo stesso in tutta europa: così vogliono i bubbi grossi dell'OCSE, ecc. ma poi in pratica l'ha fatta uno "competente". Poi quelli del governo dopo hanno continuato, sostanzialmente sulle stesse linee (del canovaccio OCSE). E ora che ritorna quello di prima... non cambierà nulla. Gli altri non possono e non vogliono ficcanasare nell'orticello perché questo li esporrebbe ad analoghe rotture di scatole nelle proprie aree, oltre che a bollarli per sempre come "inaffidabili".
Il principio dell'orticello è quindi uno dei principali fattori di conservazione di quanto il primo ha fatto, ed è il più importante fattore di isolamento del governo da quanto il popolino chiede. Infatti se quanto emesso non piace... tanti saluti, nessuno può intervenire e l'"esperto" che ha tirato fuori la pensata (sempre su canovaccio di qualcun altro) difficilmente è poi così intellegente da cambiare.
Guardando la Giralda di Sevilla riflettevo bubbamente su questo. Nel passato cambiare idea o posizione era considerato male. Es. essere una banderuola, oppure il famoso detto per cui i Savoia finivano una gurra con gli stessi alleati con cui l'avevano iniziata solo se avevano cambiato di campo un numero pari di volte.
Oggi invece è ben vista la flessibilità, seguire il vento, anzi decodificare i segnali deboli e cambiare prima ancora che il vento cambi. Per questo il buon politico che non molla una vecchia posizione fino a quando non gli viene ordinato di farlo sempre sembre un po' stupido.
In ogni caso è... un cambiamento.